homify 360°: la ristrutturazione di una casa a Treviso

Federica Di Bartolomeo Federica Di Bartolomeo
Casa Fiera, Massimo Galeotti Architetto Massimo Galeotti Architetto Modern houses Wood Wood effect
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La ristrutturazione di una casa molto spesso, oltre al lavoro e all'impegno di più competenze messe insieme, si basa su due semplici regole: il rispetto per ciò che c'era già e l'innovazione di quello che viene aggiunto.

Può sembrare banale- quasi scontato- ma non tutti riescono sempre ad aderire a questi semplici principi. Quando però tutto questo accade i risultati non mancano. È quello che è successo in una abitazione posta nell'antico quartiere di Porto di Fiera a Treviso, dove ci siamo recati per guardare da vicino il progetto di un magnifico intervento di recupero e valorizzazione.

Una forma lineare e ordinata

Ad un primo colpo d'occhio degli esterni, siamo colpiti dalle linee pulite e ordinate che definiscono i contorni dell'edificio, dall'aspetto solido ma elegante. Il vialetto d'ingresso disegna una linea dalle bianche curve, le quali ammiccano sul verde brillante di un giardino -molto curato nel suo aspetto- e le persiane delle tante finestre sembrano quasi invitarci ad entrare: un'immagine perfetta, quasi da cartolina come si suol dire.

Come abbiamo già detto nella nostra breve introduzione l’edificio è inserito nel tessuto urbano di un particolare quartiere della città, il quale ha subìto diverse modifiche nel trascorrere del tempo. Tali modifiche sono state apportate nel passare degli anni molto probabilmente anche all'edificio in questione, la cui ristrutturazione ha dunque dovuto tener conto anche di questi fattori.

L’intervento ha comportato la ristrutturazione della parte preesistente, integrandola con un piccolo ampliamento reso possibile dal recupero volumetrico di una vecchia aggiunta, demolita nel lato del giardino.

Un'aggiunta strategica

L’ampliamento che completa la volumetria dell’edificio è stato rivestito in doghe di legno nelle pareti verticali e anche in falda, staccandosi così in maniera evidente da quella che è la porzione originaria. Di nuovo siamo impressionati dalla sua geometria, essenziale e ieratica, che ci riporta alla mente certe ambientazioni rese famose dal genio di De Chirico: come nei dipinti del noto pittore ritroviamo in questa immagine un silenzio senza tempo.

Entriamo

Iniziamo la nostra visita degli interni di questa bellissima struttura con una delle stanze che più hanno il nostro stupore, e cioè la camera da letto.Qui cominciamo ad intuire come negli interni si sia conservato tutto ciò che è stato possibile recuperare, come le vecchie travi in legno che formavano l'originaria  struttura del tetto, prima nascosta, e ora riportata a vista. Notiamo il muro con i mattoni lasciati a vista, chiedendoci la natura stilistica di questa scelta: industrial o rustica?

 Volgendo il nostro sguardo alla finestra un'altra sorpresa attira la nostra attenzione. La Chiesa di Sant'Ambrogio infatti inserisce la sua sagoma bianca e regolare nel piano inquadrato dall'affaccio: un quadro di pura bellezza. Da questo versante dell'abitazione infatti, molte aperture sono state effettuate nelle pareti per dare la possibilità di godere di questo scorcio d'eccezione sulla piazza.

La stanza da bagno

Un design minimal modellato secondo una sensibilità cromatica unica si illumina sotto i nostri occhi. Anche qui la semplicità è l'ingrediente di base, non lesinando però in quanto ad eleganza e funzionalità. Così il piano d'appoggio del lavabo si sovrappone con grazia al volume in cui la vasca da bagno è inserito, descrivendo delle linee raffinate e limpide.

La zona giorno

La conformazione interna delle partizioni è fluida e libera, lasciando posto alla luce naturale e all'aria di entrare dalle tante finestre. Il terzo degli elementi naturali che vestono di eleganza questi interni è il legno: ecco che allora il pavimento e il soffitto intrecciano un fitto dialogo di corrispondenze, richiamandosi visivamente anche ai mobili della zona giorno, lasciati al naturale.

I componenti d'arredo si sono dunque adattati alla semplicità e all'essenzialità progettuali,  lasciando che siano i materiali a parlare. Di nuovo, nel salone di casa,  vediamo ricomparire un muro con mattoni a vista, che come per la camera da letto, ci fa interrogare sullo stile adottato in questa abitazione.

Una stanza per la musica

Forse però non c'è una risposta definitiva. Questa casa ha infatti è riuscita in qualcosa di unico: creare la propria e originale cifra stilistica, fuggendo da categorizzazioni o nomenclature. Nella stanza per la musica ad esempio siamo di fronte ad un altro particolare che ci sorprende: le pareti si incastrano in un gioco di geometrie asimmetriche, movimentando la superficie bianca e luminosa.

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