Separare la cucina con una vetrata: 4 bellissimi esempi!

Sabrina Tassini—homify Sabrina Tassini—homify
LOFT, PAOLO FRELLO & PARTNERS PAOLO FRELLO & PARTNERS Kitchen
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Questione irrisolta di differenti contesti abitativi, la divisione tra cucina e le altre aree funzionali della casa, prima fra tutte la sala principale, diventa un vero e proprio cruccio a cui trovare un rimedio il prima possibile. Appurato che le case contemporanee e di nuova generazione pongono le proprie basi su strutture tendenzialmente open space in cui non si presenta una netta separazione dei locali che compongono la zona giorno, spesso e volentieri per mancanza di spazi e per rendere più ariose metrature anguste, risulta parallelamente necessario trovare una soluzione non invasiva, anzi decorosa e confortevole, che possa ovviare ai problemi di dispersione di odori e confusione provenienti dall'angolo cottura. 

Qui, ad entrare in gioco e vincere la partita sono le pareti divisorie in vetro, dalle molteplici declinazioni, tutte utili e assolutamente moderne. Vediamo allora 4 esempi utili ed esteticamente gradevoli, perfetti per essere replicati a seconda della conformazione degli ambienti.

L'ambiente minimal chic

Ideale per un ambiente minimal-chic, il vetro diventa una componente strutturale elegante e in linea con lo stile essenziale delle case moderne. La sua nitidezza si abbina infatti perfettamente ai colori neutri tipici delle abitazioni dal gusto minimalista, tra cui grigio, nero e bianco. In questo specifico esempio, la vetrata separa l'angolo cottura con lavabo dalla sala da pranzo, direttamente frontale alla cucina. L'illuminazione a led, sia al di qua che al di là della divisoria, fa sì che siano risaltate le superfici in effetto pietra e legno. Il vetro si sposa anche perfettamente con le sedute in policarbonato trasparente accostate al tavolo, dal gusto new-age e attuale. 

La finestra… sulla sala

Un'idea creativa e utile che sicuramente potrà risolvere in maniera non banale il consueto problema di odori e frastuono proveniente dalla cucina. Anche in una casa dal sapore tradizionale come questa, connotata per lo più da legno grezzo, piastrelle ceramiche d'ispirazione retrò e mobili semplici, la vetrata con profili in ferro può convivere con gradevolezza senza risultare invadente, anzi fungendo da elemento distrattore e inconsueto. Se lo spazio per una vera e propria vetrata a tutta altezza, scorrevole o con ante a battente, appare difficilmente ricavabile, ecco che una piccola apertura, a simulare una finestra affacciata sulla sala principale, potrà rivelarsi un ingegnoso stratagemma. 

Dal gusto industrial

Una soluzione adatta ad un loft contemporaneo e immerso nel cuore cittadino. Il prossimo stralcio, rubato al progetto che porta la firma dello studio Paolo Frello & Partners, lascia intravedere una cucina moderna caratterizzata da bianco e acciaio sullo sfondo, mentre una vetrata scorrevole a due ante, divide delicatamente la zona cottura con il soggiorno open space in cui si affacciano sala da pranzo e angolo relax. I profili in metallo sulla porta, rimarcano lo stile moderno dell'abitazione e scompaiono nelle pareti altrettanto di bianco vestite che la accolgono. 

La divisoria quasi impercettibile

Una parete in cristallo, elegante e pulita, si staglia in mezzo alla sala per separare la zona giorno dalla cucina. Sulla divisoria appare serigrafata la sagoma di un orologio, elemento decorativo e dalle linee essenziali, perfetto per lo stile dell'ambiente. In questo caso la vetrata risulta impercettibile alla vista, ma sicuramente utile dal punto di vista funzionale, per non far trapassare odori e confusione della zona cottura verso il living vero e proprio. Maestosa e in color petrolio, la combinazione di mobili rimane qui protagonista grazie alla trasparenze della parete, con l'isola centrale in okite bianca che funge sia da piano di lavoro che da tavolo, all'occorrenza. 

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