Come Cambiare Casa: Tutto Quello che Devi Sapere in 17 Punti

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Finalmente hai deciso di cambiare casa: per un motivo o per un altro, hai tentennato a lungo (o magari poco!) ma alla fine hai preso una decisione. Se cambiare casa per te è l’opzione più vantaggiosa, ma non sai come fare a gestire tutte le pratiche burocratiche e soprattutto hai bisogno di chiarire le idee, allora continua a leggere questo Libro delle Idee.

Vedremo infatti come cambiare casa e come muoversi nel caso di prima o seconda casa, se cambiare residenza oppure no. Scopriremo i dettagli riguardo l’acquisto della seconda casa, l’affitto della prima casa senza cambiare residenza e risponderemo alla domanda che in molti si stanno ponendo: “posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni della prima casa”?

Con l’aiuto di architetti e interior designer, una volta presa la decisione di cambiare casa, potrai realizzare il tuo nido perfetto scegliendo l’arredamento che preferisci, lo stile che ti fa sentire più a tuo agio e il mobilio che ti consentirà di vivere nel massimo del comfort e della serenità.

1. Affitto prima casa senza cambiare residenza

Se vorresti cambiare casa pur mantenendo la residenza presso la tua prima casa, allora potresti trovare interessanti le informazioni di seguito. Se hai deciso di cambiare casa e non vuoi rinunciare alle agevolazioni fiscali riservate a chi ha la residenza presso la prima casa, capiamo bene come potresti fare e soprattutto se puoi mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza.

2. Posso tenere la residenza in una casa in cui non vivo

Innanzitutto, chiariamo se è possibile a livello legare mantenere la residenza pur avendo cambiato casa. Siccome legalmente ognuno ha l’obbligo di essere reperibile (per la ricezione di posta importante, ma anche per eventuali necessità legate agli interventi di ufficiali giudiziari e polizia), secondo la legge è necessario che l’indirizzo di residenza sia lo stesso di quello in cui si abita gran parte dell’anno (a esclusione di vacanze o altri impegni di lavoro).

3. False residenze

Molto spesso, infatti, si utilizzano false residenze (chiamate anche residenze di comodo) per fare in modo di pagare meno tasse o per avere l’opportunità di rientrare in un nucleo familiare diverso, abbassando così la quota ISEE e beneficiando di alcune agevolazioni (di cui non si ha il diritto).

4. Cambiare casa stabilmente

Se hai deciso “cambio casa stabilmente” allora dovrai comunicare il tuo nuovo indirizzo di residenza agli ufficiali competenti. Attenzione: se dichiari una residenza falsa presso il Comune, rischi di essere denunciato di falso in atto pubblico. NON mentire o dichiarare il falso, qualsiasi sia il motivo che ti spinge a farlo (non ne vale mai, mai la pena!).

5. Se non dichiari il falso?

Se ti rechi in comune per fornire una residenza che poi risulta falsa, stai commettendo un reato. Se però cambi casa e non comunichi la tua nuova residenza, non dichiari il falso ma rischi di essere cancellato dalla popolazione residente in caso l’Anagrafe si accorga che non vivi più nella casa dove hai dichiarato di essere residente.

Per questo scenario occorre sempre una segnalazione ufficiale da parte di un postino o di un ufficiale giudiziario. Successivamente l’Anagrafe effettua diverse indagini e, se sei irreperibile per diverso tempo, ti cancellerà dalla popolazione residente.

6. Se l’anagrafe mi cancella

Ciò ti farebbe perdere il diritto ad avere il medico di base, annullerebbe il certificato di residenza, il diritto al voto e lo stato di famiglia. Tutti i diritti del cittadino legati al Comune di residenza andrebbero di fatto perduti.

7. E se affitto casa

Se hai deciso di cambiare casa e hai scelto di mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza, sappi che legalmente non è possibile mantenere la residenza presso un’abitazione in cui non si abita. Se affitti la tua prima casa a un inquilino e lui decide di farti un brutto scherzo, potrebbe segnalare che non risiedi più lì e dare il via alle pratiche di accertamento da parte dell’autorità.

8. Affitto solo parte della casa

Un buon compromesso sarebbe quello di affittare solo una parte della casa. Ma questo compromesso funziona solo se convivi con l’inquilino, non se esci completamente di casa perché hai deciso di cambiare casa!

9. I bonus per la prima casa

La necessità di mantenere la residenza nella prima casa è prettamente e molto spesso solo di natura fiscale. Chi vuole mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza lo fa, generalmente, per poter mantenere il diritto al bonus prima casa e per risparmiare sull’IMU.

10. Posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni prima casa?

Rispondiamo quindi a questa domanda: posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni della prima casa? Parliamo innanzitutto di questo bonus prima casa: in cosa consiste?

11. Il bonus prima casa

Ecco le informazioni riassunte riguardo il bonus prima casa, ovvero l’agevolazione destinata a chi compra un immobile (ed è la sua prima casa!). Questo bonus è valido se si dichiara la residenza, entro 18 mesi dal rogito, presso il Comune in cui si trova la casa appena acquistata. Il bonus prevede:

  • l’iva al 4% invece che al 10%;
  • imposta di registro al 2%;
  • detrazione del 19% sui compensi dell’agenzia immobiliare a cui ci si è rivolti;
  • possibilità di usufruire di una detrazione per acquisti per successione o detrazione;
  • credito d’imposta, dedicato a chi vende una casa e acquista un’altra casa.

12. Se ti trasferisci ma non affitti casa

Quindi, per rispondere alla domanda “posso cambiare residenza senza perdere agevolazioni prima casa”, dobbiamo dire che si perde il diritto all’agevolazione per la prima casa quando l’immobile viene ceduto prima dei 5 anni trascorsi dall’acquisto dello stesso (anche se l’acquisto consiste in una donazione o successione). Se la casa viene ceduta prima dei 5 anni e si effettui un nuovo acquisto entro un anno, si perde il diritto all’agevolazione.

13. I rischi per chi non cambia residenza

Se hai deciso di cambiare casa ma vuoi mantenere la residenza per mantenere le agevolazioni fiscali sulla prima casa, purtroppo dobbiamo anche dirti che corri alcuni rischi. Questa scelta non si presenta come la migliore se vuoi cambiare casa! Se non dichiari la tua nuova residenza, infatti, puoi:

  • perdere i diritti di cittadinanza presso il comune in cui eri residente;
  • subire un accertamento fiscale;
  • essere costretto a pagare tutte le imposte sinora evitate;
  • dover pagare tutte le imposte comunali (IMU per almeno 5 anni e imposte erariali o di registro per almeno 10 anni).

Insomma, non ti conviene per niente cambiare casa oppure mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza! 


14. Acquisto seconda casa

Una volta chiarito che è altamente sconsigliabile mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza e risposto alla domanda “posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni prima casa” (la risposta è no, ma vedi bene i punti precedenti per capire meglio anche le tempistiche). Adesso parliamo di un’altra alternativa: cambiare casa perché si acquista una seconda casa.

15. Casa vacanze

Se l’acquisto di una seconda casa riguarda un’abitazione per le vacanze, allora non parleremo di cambiare casa o di modificare la residenza. Si tratta infatti solo di un’abitazione in cui si trascorreranno parte delle giornate dell’anno, e non una residenza vera e propria in cui si vive stabilmente la maggior parte dell’anno.

16. Tasse seconda casa

L’acquisto di una seconda casa comporta diverse variazioni inerenti alle tasse da pagare. Vediamole nel dettaglio:

  • innanzitutto, dovrai pagare l’IMU (l’Imposta Municipale Unica);
  • maggiorazione nelle tasse di acquisto, sia per le imposte di registro (che dal 2% della prima casa passano al 9%), sia per le spese di rogito.


17. Spese catastali, ipotecarie e rogito

Per l’acquisto della seconda casa vi sono due scenari (riguardo alle tasse): 

  • se il venditore è una società di costruzioni che ha finito di edificare o ristrutturare in meno di 5 anni, l’acquirente pagherà l’IVA al 4%, 200 euro di imposta ipotecaria, 200 euro di imposta di registro e 200 euro di imposta catastale;
  • se il venditore è una società di costruzioni che ha finito di edificare o ristrutturare da più di 5 anni, l’acquirente pagherà il 9% di imposta di registro, 50 euro di imposta ipotecaria e 50 euro di imposta catastale.

Se abbiamo soddisfatto tutte le tue aspettative e adesso vuoi dare un’occhiata alle nostre idee d’arredamento per la casa, leggi anche questo articolo e guarda le fotografie selezionate per te!

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